Anno di fondazione 1865
Regione Piemonte, Italia
Dipendenti —
Anno di fondazione 1895
Proprietà Ercole Botto Poala
Tipo di tessitura Lanificio
Tessuti Lana classica e stretch
Dai tessuti classici alle lane stretch più recenti, la storia di Reda racconta di un'eccellenza transgenerazionale che si snoda lungo un periodo di oltre 150 anni.
La storia di Reda inizia nel 1865, quando Carlo Reda ha fondato lo storico lanificio Valle Mosso nella regione del Piemonte, in Italia. Nel 1919, dopo essere stata acquisita dai fratelli Botto Paola dell'omonima e rinomata famiglia tessile, sono state messe le basi per un'azienda tessile a conduzione famigliare che si sarebbe fatta conoscere per i suoi tessuti di lana raffinati classici e stretch. Oggi, tuttora gestita dalla famiglia Botto Paola, Reda ha unito la propria tradizione artigianale di 150 anni con i progressi moderni, per ottenere un prodotto non solo lussuoso, ma tracciabile e realizzato in modo sostenibile.
Filato a doppio ritorto — Più resiliente rispetto a quello semplicemente ritorto, il filato a doppio ritorto produce un tessuto più ricco e più duraturo.
Fresco da Biella — Un tessuto classico navy in pura lana con un tocco di stretch, pronto per diventare un abito Suitsupply.
Competenza integrata verticalmente
Inizia tutto sui 74000 acri del pascolo Reda in Nuova Zelanda, dove 30000 delle sue apprezzate pecore Merino vengono allevate per produrre la loro lana famosa in tutto il mondo. Nella loro tessitura a conduzione famigliare di Biella, ogni fase—dalla pettinatura alla filatura, orditura, tessitura, tintura e finitura—viene eseguita da artigiani esperti, alcuni dei quali hanno una tradizione famigliare di esperienza artigianale. Tutto questo viene controllato da esperti di altissimo livello, il cui occhio particolarmente attento per il dettaglio e la qualità ha portato all'eccezionale eleganza e qualità per le quali Reda è diventata famosa.
L'integrazione verticale, abbinata alla loro tracciabilità "dalla pecora al negozio", ha fornito a Reda tutto ciò di cui aveva bisogno per coltivare, progettare e produrre in modo trasparente un prodotto di qualità impeccabile, creato dalla lana di qualità più pregiata al mondo, dall'inizio alla fine.
Wool Tops — Lana grezza morbida, lavata e pura viene abbinata per creare un "top" liscio, che in seguito verrà trasformato in un filato.
Dalla pecora al negozio
Ma mentre la fattoria si potrebbe trovare in Nuova Zelanda, il cuore dell'identità di Reda rimane fermamente italiano. Tra la pregiata selezione Reda di tessuti prodotti in Italia, il loro tessuto blu in lana stretch si distingue come elemento caratteristico e illustrazione esemplare della professionalità centenaria di questa tessitura. Alla lana finemente pettinata viene aggiunta una sottile infusione di tessuto tecnico, facendone una scelta versatile per tutto l'anno in grado di offrire non solo una vestibilità lussuosa, ma anche un livello supplementare di comfort che raramente possiamo trovare negli abiti e nelle giacche realizzati con meno artigianalità.
Dal filato al tessuto — Una macchina manuale, a metà strada per trasformare il primo strato di filato, noto come "ordito", in un tessuto.
Reda oggi
Il rispetto e la connessione di Reda con l'ambiente che la circonda sono da attribuire ai loro umili inizi e a una tradizione artigianale tramandata di generazione in generazione. Oggi, tutta questa storia — abbinata a una spiccata attenzione per la ricerca e l'innovazione — ha prodotto una serie di tessuti di qualità che siamo orgogliosi di presentare nelle nostre collezioni. Fra questi c'è la pura lana Reda classica S110's e S120's, che possiamo trovare nei nostri primi capi di guardaroba. Inoltre, i loro rinomati tessuti in lana stretch, che vediamo in una selezione dei nostri abiti e delle nostre giacche da indossare in tutte le stagioni, sono considerati come i più raffinati al mondo. E come prima azienda tessile italiana ad ottenere la certificazione B Corporation, i loro tessuti di qualità superiore hanno la certezza di essere realizzati con i più alti standard di sostenibilità, condizioni di lavoro, donazioni benefiche e trasparenza nella produzione.
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